Prince Matei "Vinarte" - Annata 2010
Cari amici; vi ricordate
il post dedicato alle nuove frontiere del vino? Bene! Oggi il vostro
Gulliver vi propone dalla sua cantina questo Merlot rumeno proviente
da una zona alle pendici dei Carpazzi a pochi chilometri da Bucarest.
In questi terreni argillosi solo a partire dalla caduta del blocco
sovietico si è iniziato a produrre vino utilizzando in molti casi
tecnici italiani che con il loro bagaglio enologico stanno portando i
vini rumeni a buoni livelli.
Il colore rosso rubino
inteso con riflessi granati frutto di un trattamento d'invecchiamento
per dodici mesi in barriques usate, seguito da uno stesso periodo
d'affinamento in bottiglia è il primo segnale che attesta una certa maturità di
questo vino.
Senza residui e con un'ottima limpidezza.
La tannicità
(14,5%) del vino già intuita osservandone il colore, viene confermata dalla
cosidetta prova degli archetti che si presentano fitti e con una
veloce evaporazione.
In linea con l'esame
visivo anche l'olfatto conferma la corposità del vino. Le note
fruttate di sottobosco si sentono in maniera chiara e forte
perdurando nel tempo; solo dopo un paio di minuti si fa largo un vago
sentore di spezie derivato dall'invecchiamento in botte.
Questa
nota olfattiva coinvolge l'interno apparato olfattivo dando
l'impressione di camminare in un prato dove more, ciliegie e ribes
crescono liberamente. Intenso e persistente.
Nel complesso ci troviamo
ad un vino lavorato ed arrotondato dove le note erbacee del Merlot
non si presentano. Corposo, ma nello stesso tempo mordibo e che non
stufa se accompagnato da un buon piatto di carne.
Vi ricordate la
scheda sull'Aglianico? Bene! Anche in questo caso ho notato la
presenza di un'alone rosso nel bicchiere dopo un breve risciacquo.
Alla prossima del vostro
Gulliver.