Gourmandia - Le terre golose del gastronauta
Seconda Parte
Cari lettori, ecco a voi
la seconda parte. Eravamo rimasti al “break” con la bombetta
pugliese che mi aveva lasciato soddisfatto. Una volta rientrato tra i
vari stand della manifestazione la mia attenzione si è spostata
sull'azienda di conserve “Che Sud” di Santa Maria del Cedro
(Cosenza) che esponeva sul banco una bella 'Nduja che i vari
visitatori degustavano con attenzione. A questo punto era d'obbligo
fare quattro chiacchiere con il proprietario Pietro Granito.
L'azienda conserviera
nata circa vent'anni fa come evoluzione della precedente azienda
agricola vuole promuovere la tradizione calabra trasmettendo i vecchi
valori in una forma nuova ed accattivante (molto carino il packging
bianco).
Le materie prime rigorosamente calabre provengono per una
buona parte dalla stessa azienda del Signor Granito e questo si sente
soprattutto dei prodotti sott'olio.
Come ogni azienda
conserviera calabrese che si rispetti l'offerta gira intorno agli
ortaggi della zona, tra peperoncini interi sott'olio e melanzane ai
ferri.
Ho provato ed acquistato la crema al peperoncino che si è
rivelata un giusto mix tra la delicatezza di una tipica crema alle
verdure e la spigolosità del peperoncino calabro (per chi non vuole
provare l'nduja la trovo una giusta via di mezzo)
Dentro questi prodotti si
sente il contrasto fra la brezza di mare e l'aria di montagna che
sferza la Calabria del nord dando cosi ai prodotti una loro unicità
gustativa. Per fortuna questi prodotti potete trovarli in molte
enogastronomie e macellerie del Nord Italia; se li trovate provateli.
Stand enogastronomici,
Street-Food, secondo voi manca in questa manifestazione manca
qualcosa? Si, il reparto cucina!! Questo “reparto” se cosi
possiamo chiamarlo era presente nella sala Levante dove vari chef si
sono alternati nel presentare i loro cavalli di battaglia.
Ovviamente
sapete già che il vostro Gulliver è arrivato anche là ed infatti
son riuscito ad assistere allo Show-Cooking del Maestro Stellato
Alessandro Breda.
Dopo questo piatto era
d'obbligo un buon bicchiere di vino che ho trovato degustando uno
spumante Extra Dry denominato “Prime Bollicine” prodotto dalle
“Vigne di Roberto” un piccolo produttore di Breganze (Vicenza).
Si tratta di un blend composto da Chardonnay, Pinot Nero e Vespaiola
con un bel perlage non troppo invadente che ha solleticato il palato.
Fresco,bevibile; una bella sorpresa.
Un'ultima nota la voglio
dedicare ad uno dei pochi birrifici presenti alla manifestazione.
La
“Birra di Naon” è una piccola realtà di Pordenone che ha
iniziato a promuovere solo due anni fa tre birre che risultano molto
bevibili; non sono birre da meditazione anche se ti lasciano con un
finale molto pulito.
Si tratta di una piccola
realtà che produce non più di 7.000 bottiglie l'anno anche a causa
della materia prima che proviene esclusivamente da campi d'orzo in
provincia di Udine.
Siamo di fronte alla classica birra a KM 0 ed
infatti per il momento potete trovarle in enoteche ed enogastronomie
nel pordenonense e nel Friuliano ma se volete potete acquistarle via
internet grazie alla sezione e-commerce presente nel loro sito
ufficiale.
Tra le tre, quella che ho trovato pronta è
sicuramente l'ambrata che sembra abbia raggiunto una sua perfezione
gustativa con una schiuma non invadente che si dissolve nel bicchiere
con i tempi giusti.
Le altre due per stessa ammissione di uno dei
fondatori Paolo Costalongo sono in via di definizione ma risultano
comunque gradevoli.
Cari lettori; spero di
essere stato esaustivo nel parlarvi di questa manifestazione che
trattandosi solo alla prima edizione ha già attirato su di sé molta
attenzione e visitatori. Chissà come sarà quella dell'anno
prossimo? Lo scopriremo solo golosando......
Alla prossima dal vostro
Gulliver.
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