domenica 29 maggio 2016

Gourmandia - Prima Parte


Gourmandia - Le terre golose del gastronauta
Prima Parte

Cari lettori scusate per la lunga attesa, ma il materiale da sbobbinare e catalogare riguardante questa meravigliosa manifestazione era abbondante, ma partiamo dall'inizio. Diversamente da altre manifestazioni spalmate in più giornate ho deciso di fare un salto nel giorno normalmente più caotico: la Domenica.

 In cuor mio ero già pronto alla confusione più totale visto anche il tempo ballerino che poteva spingere molte persone a fare un salto alla Fiera di Santa Lucia di Piave; ma con mia grande soddisfazione devo ammettere che nonostante un buon numero di presenze si poteva scorrere tra i banchi senza problemi permettendomi così d'intervistare con calma i vari espositori. Il mio primo plauso va quindi agli organizzatori della manifestazione per aver gestito bene il problema dei visitatori.


All'interno delle fiera era presenti quasi tutte le regioni italiane con le loro proposte enogastronomiche.

Tra una fetta di soppressa delicatissima e poco speziata proveniente dal salumificio Lovison di Spilimberto (Udine) e le classiche melanzane essiccate sott'olio prodotte da una società agricola di Ugento (Lecce); la mia attenzione si è soffermata su specifiche aziende che mi hanno particolarmente colpito. 


 



  



La prima menzione va alla Società Agricola Palagetto di San Gimignano (Siena) presente alla manifestazione con il loro direttore commerciale Luca Pattaro.



Quest'azienda oltre a presentare i classici rossi della zona (Rosso di Montalcino, Chianti, Brunello di Montalcino) mi ha colpito per due particolarità : la Vernaccia e l'Uno su Quattro.

La Vernaccia rappresenta in una terra di rossi la cosiddetta mosca bianca (vedi Erbaluce di Caluso). Si tratta di un vitigno autoctono che nasce su un terreno collinare ad alto tasso di mineralità a causa dell'influenza nell'ere geologiche passate del mare che copriva metà dell'odierna Toscana.



Una volta che il mare si è ritirato affiorò questa collinetta sulla quale venne fondata San Gimignano.


Dal colore giallo paglierino intenso, al gusto notiamo immediatamente una certa astringenza e sapidità persistente al palato. Pur trattandosi di uno vino fresco risulta molto aggressivo, per chi non è abituato a bianchi strutturati lo può trovare tosto.

Questa Vernaccia la trovo ottimale con una bella grigliata e come dice Luca “Questo vino piace o non piace

Il secondo vino che mi ha colpito viene chiamato “Uno di Quattro” in poche parole ogni anno da quattro piccoli vigneti dove coltivano Merlot, Syrah, Sangiovese e Cabernet decidono quale di questi imbottigliare e far invecchiare. Alla manifestazione presentavo un Syrah in purezza del 2012 al quale mancava ancora qualche annetto in bottiglia per trovare quella rotondità perfetta.



 Poco più in là, in rappresentanza di una delle regione più enogastronomicamente ricche vi era il Prosciuttificio Piazza di Langhirano che con le sue forme di Prosciutto di Parma stagionato 24 mesi sprigionavano un profumo di dolcezza e spezie uniche al mondo. Mi sentivo quali obbligato ad assaggiare questa opera d'arte soprattutto quando hai nel palato i forti tannini del Syrah precedente.

 
Come ogni manifestazione enogastronomica che si rispetti era presente anche uno spazio dedicato allo Street-Food occupato da sole tre stand (onestamente speravo in una più ampia scelta) ma anche quel poco che c'era ha comunque riempito il buco allo stomaco. 

Sfruttando una pausa meteorologica ho provato una Bombetta Pugliese costituita da una fettona di pane d'Altamura e da mini involtini di vitello con caciocavallo fuso all'interno che erano stati appena sfornati dalla griglia presente nel giardino interno alla fiera.

Tutto questo accompagnato da una birra bionda locale prodotta nella zona della bassa Murgia. 




 
La seconda parte è in via di scritturazione.......



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