Pecorino
Picciò
"E’
tutto collegato. Quello che accade ora agli animali, succederà in
seguito all’uomo"
(Indira Gandhi)
(Indira Gandhi)
Cari
topini; questa volta il vostro Gulliver vi stupisce portandovi alla
luce un pecorino paritcolare perchè prodotto con caglio di origine
vegetale.
Gli antichi greci lavorando il latte di pecora si erano
accorti del potere presomico ed aggregante di alcuni vegetali come il
carciofo od il cardo selvatico ed il molti casi venivano usati come
sostituti al caglio animale. Il Caseificio Corzano e Paternò immerso
nelle colline della Val d'Ersa a pochi passi da Firenze ha ripreso in
mano questo antico modo di fare il Pecorino.
Si
tratta di un pecorino relativamente giovane avendo solo trenta
giorni di maturazione alle spalle ed è fatto utilizzando i semi di
cardo selvatico che danno quella nota di vegetale che si sente già
al primo morso. Il caglio vegetale può essere utilizzato solo per
produrre pecorini giovani; non è assolutamente adatto per
l'invecchiamento.
La pasta di un color bianco porcellana diversamente da altri pecorini
giovani si dimostra più asciutta e compatta a causa proprio del
caglio vegetale.
Leggermente
friabile. Sentori vegetali così forti da sovrastare le note fini
d'animale che passano in secondo piano. Classico pecorino che si può
abbinare con fave tostate o salumi stagionati tipici della zona del
Chianti.
Come
abbinamento consiglio un vino bianco frizzante ma decisamente
elegante nei modi e nei fini come un buon Franciacorta del basso
bresciano.Un vino fine; gentile ma nello stesso tempo ampio che con
la sua sapidità pulisce la bocca dai sentori vetegali del pecorino
toscano.
Mi scuso con i miei affabili seguaci per aver aggiornato il mio piccolo blog non con la mia solitia frequenza; ma a breve ci saranno novità importanti che riguraderanno il Gulliver.
Alla prossima dal vostro Gulliver Goloso.
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