Fiore
Sardo
“Melchiorre Carta saliva la
montagna, ritornando al suo ovile.
Era un giovane pastore biondastro.....”
Era un giovane pastore biondastro.....”
(Grazia Deledda - Il vecchio della
montagna)
Cari
topini, dopo un po' di tempo siamo ritornati ad incrociare il mondo
letterario con quello enogastronomico prendendo in prestito i versi dalla poetessa Sarda, nonchè premio Nobel per la
letteratura nel 1926, Grazia Deledda. Il racconto che descrive la
vita di un pastore della Barbagia; cade a fagiolo per introdurre
questo particolare Pecorino che proveniene proprio da questa zona
impervia della Sardegna. Il Fiore Sardo preso in considerazione ha
circa cinque mesi di maturazione; ma nonostante sia necessario ancora
qualche mese d'invecchiamento già ora si mostra strutturato sia
nella forma sia nei profumi. Esso rientra nella categoria delle Dop.
Prodotto in
loco con latte di pecora esclusivamente di razza Sarda ha subito un
lievissimo processo d'affumicatura che lo contraddistingue rispetto ad altre produzioni locali. La superficie esterna è stata trattata con la
morchiatura del frantoio allo scopo di proteggerlo dalla formazione
di muffe ed acari; infatti come possiamo osservare la struttura del
Fiore è perfetta.
All'olfatto
emerge in maniera preponderante la nota dell'animale. Si presenta
friabile a causa della giovane maturazione.
Osservandolo bene
constatiamo una leggerissima occhiatura a capocchia di spillo tipico
di questo formaggio.
Il colore bianco porcellana è dato dalla
giovinezza del formaggio; in forme più mature emerge invece il color
giallo paglierino.
Un Fiore Sardo con più di otto mesi di
maturazione risulta molto più granitico e meno morbido di quello
nella foto; quindi cari topini quando lo proverete fate attenzione al
grado di maturazione perchè è un formaggio che si evolve e cambia
con il tempo.
Un
formaggio del genere non può che trovare la morte sua in uno
splendido piatto di trofie al pesto o può essere semplicemente
degustato alla fine di un pasto estivo.
In generale, consiglio
d'accompagnare questo Fiore Sardo con un vino rosso corposo, secco ed
armonico come un Cirò di Calabria od un Primitivo di Manduria.
Con questo tipo di formaggio è necessario un vino non eccessivamente
tannico ma con una sua struttura ben definita.
Cari
topini; spero che questa incursione nella perla del Mediterraneo
abbia svegliato in voi la voglia di conoscere meglio questa terra
antica e non ancora completamente scoperta.
Alla
prossima dal vostro Gulliver.
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