Gourmandia - Le terre golose del gastronauta
Prima Parte
Cari lettori scusate per la
lunga attesa, ma il materiale da sbobbinare e catalogare riguardante
questa meravigliosa manifestazione era abbondante, ma partiamo
dall'inizio. Diversamente da altre manifestazioni spalmate in più
giornate ho deciso di fare un salto nel giorno normalmente più
caotico: la Domenica.
In cuor mio ero già pronto alla confusione più totale visto anche il tempo ballerino che poteva spingere molte persone a fare un salto alla Fiera di Santa Lucia di Piave; ma con mia grande soddisfazione devo ammettere che nonostante un buon numero di presenze si poteva scorrere tra i banchi senza problemi permettendomi così d'intervistare con calma i vari espositori. Il mio primo plauso va quindi agli organizzatori della manifestazione per aver gestito bene il problema dei visitatori.
All'interno delle fiera era presenti quasi tutte le regioni italiane con le loro proposte enogastronomiche.
Tra una fetta di soppressa delicatissima e poco speziata proveniente dal salumificio Lovison di Spilimberto (Udine) e le classiche melanzane essiccate sott'olio prodotte da una società agricola di Ugento (Lecce); la mia attenzione si è soffermata su specifiche aziende che mi hanno particolarmente colpito.
La prima menzione va alla Società Agricola Palagetto di San Gimignano (Siena) presente alla manifestazione con il loro direttore commerciale Luca Pattaro.
Quest'azienda oltre a presentare i
classici rossi della zona (Rosso di Montalcino, Chianti, Brunello di
Montalcino) mi ha colpito per due particolarità : la Vernaccia e
l'Uno su Quattro.
Una volta che il mare si è ritirato affiorò questa collinetta sulla
quale venne fondata San Gimignano.
Dal colore giallo paglierino
intenso, al gusto notiamo immediatamente una certa astringenza e
sapidità persistente al palato. Pur trattandosi di uno vino fresco
risulta molto aggressivo, per chi non è abituato a bianchi
strutturati lo può trovare tosto.
Questa Vernaccia la trovo ottimale con una bella grigliata e come dice Luca “Questo vino piace o non piace”
Questa Vernaccia la trovo ottimale con una bella grigliata e come dice Luca “Questo vino piace o non piace”
Il secondo vino che mi ha colpito
viene chiamato “Uno di Quattro” in poche parole ogni anno da
quattro piccoli vigneti dove coltivano Merlot, Syrah, Sangiovese e
Cabernet decidono quale di questi imbottigliare e far invecchiare.
Alla manifestazione presentavo un Syrah in purezza del 2012 al quale
mancava ancora qualche annetto in bottiglia per trovare quella
rotondità perfetta.
Poco più in là, in rappresentanza di una delle regione più enogastronomicamente ricche vi era il Prosciuttificio Piazza di Langhirano che con le sue forme di Prosciutto di Parma stagionato 24 mesi sprigionavano un profumo di dolcezza e spezie uniche al mondo. Mi sentivo quali obbligato ad assaggiare questa opera d'arte soprattutto quando hai nel palato i forti tannini del Syrah precedente.
Come ogni manifestazione
enogastronomica che si rispetti era presente anche uno spazio
dedicato allo Street-Food occupato da sole tre stand (onestamente
speravo in una più ampia scelta) ma anche quel poco che c'era ha
comunque riempito il buco allo stomaco.
Sfruttando una pausa
meteorologica ho provato una Bombetta Pugliese costituita da
una fettona di pane d'Altamura e da mini involtini di vitello con caciocavallo fuso all'interno che erano stati appena sfornati dalla griglia presente nel giardino interno alla fiera.
Tutto questo accompagnato da una birra bionda
locale prodotta nella zona della bassa Murgia.
La seconda parte è in via di
scritturazione.......