Storie di Vino: I Bordolesi
Vicentini
Durante la mia visita alla terza
manifestazione di Cosmofood tenutasi a metà novembre presso la
Fiera di Vicenza ho avuto la fortuna di partecipare ad una
degustazione promossa dalla sede ONAV di Vicenza sul tema dei
Bordolesi Vicentini (Merlot, Cabernet Franc, Cabernet Sauvignon e
Carmenère). Sono rimasto così piacevolmente colpito da queste
proposte vinicole, grazie alla preparazione degli assaggiatori
dell’ONAV, che ho deciso di dedicarne un post all’interno del
mio blog.
Questi vitigni tipici della zona
della Gironda sono stati importati in Italia ed in particolare nei
colli Berici e nella zona di Breganze intorno al 1820 per volere
d’alcuni signori locali dopo che la filossera aveva distrutto quasi
tutte le specie autoctone della zona. Grazie alla particolare
conformazione morfologica del terreno, frutto di una rara
combinazione tra sedimenti lasciati durante le diverse glaciazioni e
residui d’antiche attività vulcaniche, questi vitigni sono
riusciti a prosperare quasi immediatamente.
Il Carmenère è un vitigno che
si sviluppa con il caldo e difatti ha trovato il suo maggior sviluppo nella
Gironda francese.
In questo caso ci troviamo
davanti ad un Carmenère in purezza prodotto dall'azienda agricola
Casa Vecchia.
Questo vino è stato lasciato
invecchiare dodici mesi in botti grandi per poi subire una vinificazione
in bottiglia per un altro anno.
Siamo davanti ad un vino giovane dal colore rosso rubino intenso dove emergono per prima
le note erbacee per poi far spazio ai tipici frutti di sottobosco
come ribes e mirtilli.
L'acidità data dalla giovinezza
del vino non rovina il gusto tondo e franco.
Il Cabernet Franc è un vitigno
che ha trovato maggior fortuna nella zona della Loira. In questa
versione in purezza presentata dalla Cantina Mattiello ha subito un
affinamento in legno per dodici mesi.
Si tratta di una vendemmia del
2013 dal colore rosso rubino e con una spiccata propensione
all’invecchiamento.
Vino carico dal gusto franco con
un'acidità più spiccata rispetto al precedente.
Possiamo definire il Merlot
l’unico vero vino autoctono proveniente dalla Francia del Nord.
Diversamente dai due precedenti vitigni esso ha trovato fortuna prima
in Friuli e poi in Veneto.
Questo Merlot in purezza
presentato dall’azienda agricola Ca Biasi è frutto
della vendemmia del 2014.
Come per il Carmènere, anch’esso
ha subito un invecchiamento in botti di legno per poi essere affinato
in bottiglia. Dal colore rosso rubino carico,
bisogna attendere qualche minuto per sentire l'aroma di ciliegia e ribes.
Diversamente dai vini precedenti
risulta più pronto da consumare grazie anche ad un minor carico
tannico. Vino morbido e non troppo complesso
che può essere bevuto senza troppo impegno.
In quest’ultimo caso invece ho
degustato un vino tagliato composto per un 45 % da Merlot (un parte
ha subito un processo di appassimento) ed un 55% di Cabernet
Sauvignon.
Ci troviamo di fronte ad una
vendemmia del 2014 prodotta dall’Azienda Agricola Col Dovigo.
Dal colore rosso porpora si
presenta giovane ma allo stesso tempo molto tannico.
Il profumo vegetale tipico del
Cabernet Sauvignon esplode in tutta la sua pienezza grazie al processo
d’invecchiamento avvenuto in barriques di prima generazione ed al
successivo affinamento in bottiglia. In bocca risulta tannico e dalla
forte persistenza alcolica. Acidulo.
Cari amici, nella speranza che
attraverso questa breve presentazione sia riuscito ad attirare la
vostra attenzione su questa particolare zona d’Italia vi auguro
una buona bevuta.
Alla prossima dal vostro Gulliver.
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