giovedì 7 gennaio 2016

I Bordolesi Vicentini


Storie di Vino: I Bordolesi Vicentini
  
Durante la mia visita alla terza manifestazione di Cosmofood tenutasi a metà novembre presso la Fiera di Vicenza ho avuto la fortuna di partecipare ad una degustazione promossa dalla sede ONAV di Vicenza sul tema dei Bordolesi Vicentini (Merlot, Cabernet Franc, Cabernet Sauvignon e Carmenère). Sono rimasto così piacevolmente colpito da queste proposte vinicole, grazie alla preparazione degli assaggiatori dell’ONAV, che ho deciso di dedicarne un post all’interno del mio blog.

Questi vitigni tipici della zona della Gironda sono stati importati in Italia ed in particolare nei colli Berici e nella zona di Breganze intorno al 1820 per volere d’alcuni signori locali dopo che la filossera aveva distrutto quasi tutte le specie autoctone della zona. Grazie alla particolare conformazione morfologica del terreno, frutto di una rara combinazione tra sedimenti lasciati durante le diverse glaciazioni e residui d’antiche attività vulcaniche, questi vitigni sono riusciti a prosperare quasi immediatamente. 


Il Carmenère è un vitigno che si sviluppa con il caldo e difatti ha trovato il suo maggior sviluppo nella Gironda francese.

In questo caso ci troviamo davanti ad un Carmenère in purezza prodotto dall'azienda agricola Casa Vecchia.

  Questo vino è stato lasciato invecchiare dodici mesi in botti grandi per poi subire una vinificazione in bottiglia per un altro anno. 


Siamo davanti ad un vino giovane dal colore rosso rubino intenso dove emergono per prima le note erbacee per poi far spazio ai tipici frutti di sottobosco come ribes e mirtilli.

L'acidità data dalla giovinezza del vino non rovina il gusto tondo e franco.


Il Cabernet Franc è un vitigno che ha trovato maggior fortuna nella zona della Loira. In questa versione in purezza presentata dalla Cantina Mattiello ha subito un affinamento in legno per dodici mesi.

Si tratta di una vendemmia del 2013 dal colore rosso rubino e con una spiccata propensione all’invecchiamento.
 
Vino carico dal gusto franco con un'acidità più spiccata rispetto al precedente. 


Possiamo definire il Merlot l’unico vero vino autoctono proveniente dalla Francia del Nord. Diversamente dai due precedenti vitigni esso ha trovato fortuna prima in Friuli e poi in Veneto.

Questo Merlot in purezza presentato dall’azienda agricola Ca Biasi è frutto della vendemmia del 2014.

Come per il Carmènere, anch’esso ha subito un invecchiamento in botti di legno per poi essere affinato in bottiglia. Dal colore rosso rubino carico, bisogna attendere qualche minuto per sentire  l'aroma di ciliegia e ribes.

Diversamente dai vini precedenti risulta più pronto da consumare grazie anche ad un minor carico tannico. Vino morbido e non troppo complesso che può essere bevuto senza troppo impegno. 

 
In quest’ultimo caso invece ho degustato un vino tagliato composto per un 45 % da Merlot (un parte ha subito un processo di appassimento) ed un 55% di Cabernet Sauvignon.

Ci troviamo di fronte ad una vendemmia del 2014 prodotta dall’Azienda Agricola Col Dovigo.

Dal colore rosso porpora si presenta giovane ma allo stesso tempo molto tannico.


 
Il profumo vegetale tipico del Cabernet Sauvignon esplode in tutta la sua pienezza grazie al processo d’invecchiamento avvenuto in barriques di prima generazione ed al successivo affinamento in bottiglia. In bocca risulta tannico e dalla forte persistenza alcolica. Acidulo.



Cari amici, nella speranza che attraverso questa breve presentazione sia riuscito ad attirare la vostra attenzione su questa particolare zona d’Italia vi auguro una buona bevuta.



Alla prossima dal vostro Gulliver.



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