Anteprima Amarone
2012 (Prima parte)
Amarone in festa. In
una giornata dove la nebbia regna sovrana da rendere invisibile l’Arena, il
vostro Gulliver si è recato presso il Palazzo della Gran Guardia alla
presentazione dell’annata 2012 dell’Amarone.
Già dalle prime ore del mattino
c’era un discreto numero d’appassionati, degustatori o semplici turisti che
diligentemente aspettavano il loro turno per entrare a palazzo.
Una volta
entrato nelle due sale dedicate all’evento, il profumo di spezie e vaniglia
tipici dell’Amarone facevano da sottofondo al roteare di centinaia di bicchieri
che si muovevano all’unisono come api intorno ai fiori.
Tutti noi
consideriamo l’Amarone uno dei grandi rossi d’esportazione assieme al Barolo ed
al Chianti; ma non tutti sanno che diversamente da questi ultimi due, il vino veronese è frutto di un errore!!
Molte volte la
storia ci ha insegnato che le migliori prelibatezze culinarie sono frutto d’errori
fortuiti o dovuti a dimenticanze. L’Amarone rientra in questa categoria!!
Come
mi ha raccontato il Signor Angelo Lavarini della Società Agricola Corte San
Benedetto “In questa zona fino alla fine
della seconda guerra mondiale era prodotto solo il Recioto perché
la gente che lavorava i campi voleva bere un vino dolce e fresco, ma quando
arrivò la guerra i produttori decisero di nascondere questo vino ai fascisti perdendo
cosi la possibilità di bloccare la fermentazione. A guerra finita, aprendo le
botti sotterrate, si sono accorti che gli zuccheri avevano lavorato voracemente
producendo un vino dal colore rosso inteso e dal gusto amaro; da quel momento
nacque uno dei rossi più esportati al mondo”.
Ovviamente il vostro Gulliver da buon esploratore dopo aver nutrito la mente con antiche storie veronesi doveva alimentare anche il proprio corpo e con settata aziende vinicole che presentavano i loro Amaroni c'era solo l'imbarazzo della scelta.
Girovagando tra i diversi stand, sono rimasto particolarmente colpito da due aziende che ho deciso di menzionare.
La prima menzione riguarda l'Azienda Agricola Benedetti Corte Antica di Gargagnago di S. Ambrogio rappresentata alla manifestazione da Simone, uno dei tre proprietari dell'azienda.
Il loro Amarone si presenta equilibrato ed elegante.
Si percepisce un sentore di marasca accompagnato da un accenno di vaniglia derivato da un'attenta e non eccessiva lavorazione in botti grandi.
Si dimostra morbido e con un basso grado zuccherino in linea con la visione che ha Simone su questo vino. Lui sostiene che un buon Amarone "deve essere caldo ma con un corpo tale da non far sentire l'alcool".
Si dimostra morbido e con un basso grado zuccherino in linea con la visione che ha Simone su questo vino. Lui sostiene che un buon Amarone "deve essere caldo ma con un corpo tale da non far sentire l'alcool".
Vuoi per la mia simpatia o perché avevo creato un buon rapporto con Simone; ho avuto la fortuna d’assaggiare un loro Amarone speciale chiamato “Croce del Gal” frutto della lavorazione d’uve provenienti da impianti cinquantenari e lasciato invecchiare per molti anni in botti grandi.
Dall’alta gradazione (17 gradi) si dimostra veramente tannico ed intenso. Siamo di fronte ad un vino da meditazione.
Cari lettori, per il proseguo della mia giornata veronese vi toccherà aspettare ancora qualche altro giorno.
Al secondo episodio
dal vostro Gulliver
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