mercoledì 23 marzo 2016

Vini e non solo...... (Prima parte)

Vini e non solo..... (Prima parte)



Cari lettori, come vi avevo annunciato mi son recato a Stigliano per la seconda edizione di Vini e non solo. Già dalle prime ore del mattino il parcheggio adiacente al Castello straripava di macchine, ma il vostro Gulliver prevendo quest'assalto ha utilizzato i mezzi pubblici per arrivare alla manifestazione.
All'interno della struttura i vari espositori erano disposti sui tre piani del Castello per favorire il flusso delle persone anche se nelle ore di punta sembrava di essere imbottigliati sulla tangenziale di Mestre!!!

  Tra l'ammirazione per un'arazzo appeso all'ingresso ed un'affresco raffigurante la natura che sboccia; son riuscito a testare molte realtà agroalimentari presenti alla manifestazione appagando così la mia natura golosa. 
 
  Tra un Verduzzo dal colore giallo dorato che esprimeva con vigore profumi d'erba appena tagliata ed un cono composto da vari formaggi stagionati prodotti dal caseificio di Roncade; la mia attenzione è caduta su due aziende vinicole distanti tra di loro per posizione geografica ma unite dalla stessa filosofia : trasmettere la loro passione al cliente.
 
 



 


La prima menzione va all'azienda Vigne al Colle situata nella città di Rovolon a nord dei Colli Euganei.
Il particolare microclima dato da escursioni diurne molto forti, assocciato alla vulcanicità del terreno conferisce acidità e mineralità ai bianchi ed una certà spigolosità ai rossi che ritroviamo soprattutto nel Merlot. Secondo Martino Benato (il proprietario dell'azienda) il suo vino non deve solo esprimere la mediterraneità della zona ma spingere il cliente a non fermarsi al primo assaggio condividendo quest'esperienza con gli amici.

  
Delle diverse linee di produzione son stato particolarmente colpito da due vini. Il primo denominato “Poggio delle Setole” è un Merlot in purezza che dopo una lunga macerazione ha subito un processo d'affinamento in barriques di seconda generazione.
 
 




All'olfatto, l'aroma di frutta rossa prende il sopravvento su quella nota erbacea tipica del vitigno bordolese e solo dopo qualche minuto d'evaporazione si percepisce lo speziato. 

Nel complesso è un vino morbido dal buon colore rosso rubino intenso che secondo lo stesso proprietario ha bisogno ancora di qualche mese d'affinamento in bottiglia. Si tratta di una scelta precisa del produttore di non far sentire l'erbaceo spingendo molto sulla macerazione per esaltare i frutti di bosco. 

 

Il secondo vino che mi ha colpito prende il nome di “Passo delle Streghe” è si tratta di un tagliato composto da diversi uvaggi bianchi (Sauvignon; Manzoni bianco, Moscato bianco e Tai).

 Molto aromatico e delicato; si presenta con una buona acidità che non rovina il corpo del vino (a questo secondo vino dedicherò una scheda apposita). 

Alla vista risulta di un buon giallo paglierno.

 
Per la seconda menzione dovrete aspettare il seguito dell'articolo.

 Cari amici, non vi preoccupate perchè vi lascio con una nota birrosa rappresenta dalla “Marzen” prodotta dal Birifficio del Doge. Si tratta della classica Lager tedesca a bassa fermentazione.

 Dal colore giallo aranciato con poca schiuma ha trovato la morte sua con il panino alla porchetta presentato dal salumificio Bortolato di Scorzè.




Alla seconda parte dal vostro Gulliver....

 

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