sabato 26 marzo 2016

Vini e non solo......(Seconda parte)



Vini e non solo.......(Seconda parte)
 


Cari amici; finalmente il seguito della mia esperienza in quel di Stigliano. Vi avevo lasciato con l'acquolina in bocca per quanto riguarda la mia seconda menzione d'onore che va all'azienda Lazzarato situata a Meolo (Venezia)

In questi terreni argillosi tolti all'acqua grazie ad antiche attività di bonifica; vengono coltivati oltre ai classici uvaggi della zona (Merlot, Raboso, Cabernet Franc) anche quel Pinot Nero che noi collochiamo soprattutto nel Trentino

Il Pinot nero è un'uva delicata che ha bisogno di terreni poveri ed un clima ventilato ed in teoria non dovrebbe trovare radici fertili nella pianura veneziana; ma grazie al sapiente lavoro di Fabio (proprietario dell'azienda) riesce ad avere una sua dimensione che non ha nulla da invidiare ai suoi omonimi trentini.

Dal colore rosso rubino intenso con riflessi granati dovuti ad un affinamento di ventiquattro mesi in barriques di seconda generazione; esprime con pienezza aromi di marasca e frutta rossa matura con quel sottofondo speziato dato dal lego di rovere.

 

In questo vino ritroviamo la scelta che Fabio ha fatto circa dieci anni fa di rivoluzionare la propria azienda attraverso una diminuzione della produzione per ettaro ma puntando dritto sulla qualità.

 Questo Pinot Nero rappresenta per lui una vera e propria scommessa che io ho scherzosamente denominato “ Il Pinot della Bonifica”.




Non è stato solo il Pinot a stupirmi ma anche il suo Incrocio Manzoni. Dagli spiccati aromi esotici che esplodono in tutta la loro potenza nelle narici, si dimostra equilibrato e con un'acidità che accompagna e non rovina la bocca.

Questa particolarità è data dalla scelta di usare una macerazione a freddo per consentire agli aromi di stabilizzarsi e non disperdersi durante la lavorazione. Questa scelta che si ripercuote anche sul colore poiché risulta di un giallo paglierino intenso che non è facile ritrovare in altri Incroci Manzoni.

Oltre alla possibilità d'assaggiare formaggi, salumi e marmellate nei diversi stand presenti al Castello; l'organizzazione ha creato dei percorsi degustativi che si svolgevano presso il giardino esterno della dimora.


In particolare, ho partecipato ad una degustazione dove del lardo stagionato prodotto dall'Azienda Squizzato è stato accompagnato da un Friulano (ex Tocaj) “atipico” denominato Hespèrus prodotto dall'azienda Ferrin di Camino al Tagliamento (Udine).






 

L'accostamento non mi è dispiaciuto; perchè questo vino mieloso e delicato a causa di una sovramaturazione dell’uve seguito da un processo d'affinamento in botti d'acacia per dodici mesi è riuscito a pulire la bocca dal grasso speziato del lardo.

Cari lettori, tranne quale ingorgo durante le ore di punta visto la ristrettezza dei corridoi per passare da una sala all’altra, devo dire che questa volta sono stato fortunato a trovare una manifestazione che soddisfasse la mia voglia di viaggiare.



Alla prossima dal vostro Gulliver

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