martedì 1 marzo 2016

Casaria - Cheese in Venice


Casaria - Cheese in Venice 


Cari lettori, come vi avevo annunciato mi sono recato in uno splendido sabato pomeriggio di Febbraio a Campo San Geremia per sbirciare tra gli stand casari presenti alla manifestazione formaggiera di Venezia.

A causa della ristrettezza del luogo non erano presenti molte aziende; ma quelle poche presenti hanno dato lustro all’antica arte del casaro. Ad ogni ora che passavo all’interno del tendone gli aromi di caglio e burro si facevano sempre più intensi. Tra un pezzetto di Perorino alla pera prodotto da un caseificio di S. Giustino Valdarno ed uno di Monte Veronese stagionato 12 mesi corretto al miele; la mia attenzione si  è soffermata su un mondo caseario a me sconosciuto fino a quel momento: la Croazia. 

 La produzione casearia in Croazia risale ai tempi dell’occupazione romana ed in special mondo quella derivata dal latte di pecora.


Nello specifico il caseificio in questione si trova sull’Isola di Pag.

L’isola situata sotto i monti Velebit è soggetta d’inverno al forte vento di Bora che trasporta la salsedine del mare su quelle erbe che poi saranno brucate dalle pecore in estate.

 Altra caratteristica è la presenza massiccia della salvia che con i suoi oli eterici costituisce un altro buon alimento per gli ovini presenti sull’isola.


 Il Paski Sir è un formaggio a pasta semi dura prodotto con latte proveniente da sole pecore isolane che può subire una stagionatura dai quattro mesi ai tre anni.

Questo pecorino dal buon colore giallo paglierino si presenta con un’occhiatura diffusa ma difforme.

Quando si scioglie in bocca è possibile percepire quel sentore di sali minerali tipici del mare Adriatico. 


A lato della manifestazione principale, vi erano una serie di eventi  che si svolgevano nei palazzi storici adiacenti a Campo San Geremia. 

Il vostro Gulliver ha avuto la fortuna di partecipare ad una degustazione guidata svoltasi presso la sala del Camino all’interno di Palazzo Flangini.

Questa degustazione amabilmente guidata dal Maestro assaggiatore Onaf Giancarlo Andreatta ha messo alla luce diverse eccellenze casearie del Veneto abbinate a due vini prodotti dall' azienda agricola Italo Cescon di Ormelle (TV). 

 




 Le cinque eccellenze casearie erano la Casatella Trevigiana, l'Asiago pressato Dop, un Monte Veronese stagionato sei mesi, del Montasio stagionato ed un Piave stravecchio. 

Tali prelibatezze sono state accompagnate da un Incrocio Manzoni senza lieviti del 2014 e da un taglio Bordolese del 2011 lavorato in botti grandi. 

 

Personalmente ritengo che l’Incrocio Manzoni con la sua eleganza frutto di un processo di bâtonnage si trovi meglio con la Casatella e l’Asiago pressato. 

L’acidità appena accennata e quell'aroma di frutta fresca primaverile non sovrasta la delicatezza di questi due formaggi.


 




 



Invece il Taglio Bordolese denominato Chieto ha trovato la sua giusta dimensione con il Montasio stagionato. Gli aromi decisi di more e ribes s'accompagano a quel gusto di noce del Montasio che sfiora quasi il piccante. 

Nei tre giorni dell'evento veneziano sono state toccate le cinquemila presenze, segno che tale manifestazione ha attirato ed incurisito non solo i residenti ma anche centinaia di turisti.  

Cari lettori; visto che sono previsti altri eventi legati alla Biennale del Gusto vi consiglio vivamente di fare un salto il prossimo Maggio a Vin - Wine in Venice.
 

Alla prossima dal vostro Gulliver.



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