CioccolaTO' 2015
“I dolci non devono avere un
senso, per questo sono dolci”
(La Fabbrica di Cioccolato)
Cari lettori, non ci troviamo nel
mitico e goloso castello di Willy Wonka ma nella più terrena e
freddolosa Torino per raccontarvi della dodicesima edizione di
CioccolaTò. In questa manifestazione, dove la cioccolata regna
sovrana in tutte le sue forme e dimensioni, ho potuto ammirare ed
assaggiare diverse produzioni dolciarie a partire dal
Gianduiotto fino alle tavolette di cioccolato
aromatizzate allo zenzero provenienti da Modica.
Oltre 40 imprese hanno
invaso Piazza San Carlo portando con sé non solo il profumo del
burro di cacao ma anche dell'inconfondibile “snap” di quando si
rompe una tavoletta.
In questa grande vetrina
non solo erano presenti i grandi marchi italiani
come Caffarel o Pernigotti ma anche piccole e medie realtà (vedi
scheda Antica Confetteria Orsini) che attraverso questo evento
possono presentarsi al grande pubblico presentando le loro
leccornie.
Tra una fetta di Sacher affogata
nella cioccolata calda e gianduiotti offerti come se non ci fosse un
domani; ho avuto la possibilità di partecipare ad una serie di
degustazioni guidate presso il padiglione Sud della manifestazione.
Tra di esse, quella dell'azienda
piemontese Domori ha suscitato in me il maggior interesse.
L'azienda nata dalla volontà
di Gianluca Franzone, giovane imprenditore torinese, produce una serie di cioccolatini con fave di cacao sudamericane a noi sconosciute.
La punta di diamante della loro produzione è rappresentata da un cioccolatino 100% fondente, frutto della lavorazione della fava Criollo.
All'assaggio emerge immediatamente il gusto amaro di questa fava che viene mitigato dalla presenza di note erbacee e di frutta secca.
Consiglio d'accompagnare tale prelibatezza con un buon bicchiere di Barolo chinato.
Ottima è stata la partecipazione
del pubblico alla kermesse piemontese soprattutto nei due week end
dove secondo gli organizzatori sono state toccate le 340.000 presenze.
Cari amici lettori dopo questa
scorpacciata di cioccolata non oso immaginare il valore dei miei
trigliceridi ma sapete che vi dico? Viva la cioccolata.
Alla prossima dal vostro Gulliver.
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